Ti sarà capitato di sentire la frase: “fai in modo che i soldi lavorino per te”. Questa, ovviamente, è una semplificazione, ma esprime perfettamente il concetto di rendita passiva, ovvero una rendita che prescinde da te e dal tempo che le impieghi.
Ma è possibile applicarla nella ristorazione? E se sì, come?
Ecco, questo è l’obiettivo del seguente articolo: rispondere a queste due domande, che, per quanto semplici, implicano una certa analisi da parte mia, e un cambio di visione da parte tua.
Il mondo si divide letteralmente su chi crede che le rendite passive non esitano e chi, invece, è convinto che siano possibili e che portino grandi vantaggi.
Innanzitutto, devi capire è che ci sono fondamentalmente
ci sono 2 tipi di rendite passive
- Da impresa
- Da investimento
Ovviamente, puoi entrambe esplorarle e “sfruttarle”.
Con questo articolo, come è giusto che sia, visto che mi occupo di ristorazione, parleremo di rendite passive e automatiche da impresa.
In realtà, chiunque possieda un’azienda e, quindi, anche tu che stai leggendo, hai già a portata di mano questo “strumento”. Come ti dicevo, hai solo bisogno di un cambio di visione.
È noto quanto chi faccia ristorazione sia coinvolto emotivamente e fisicamente oltre ogni limite, e questo non impedisce solo di prendere scelte razionali, ma anche di mancanza di visione distaccata in grado di varcare i confini delle quattro mura.
Ecco, questo è uno degli ostacoli maggiori se ambisci alla rendita passiva.
In realtà, l’obiettivo di ogni imprenditore è fare in modo che il progetto funzioni e, contestualmente, adoperarsi per rendersi inutile. Questo non vuol dire che non dovrai lavorare, ma che non dovrai più essere operativo e sfruttare le tue capacità per espandere il tuo progetto.
Invece, ti sei costruito il lavoro. Hai creato un auto impiego. Interessante certo, ma nulla ha a che fare con la rendita passiva e l’imprenditoria.
L’impresa è un complesso di idee e azioni che mirano a soddisfare bisogni e problemi delle persone in cambio di soldi.
Un ristorante si configura nella stessa ottica; prima comprenderai questa cosa, prima inizierai a vedere la tua posizione, quella di imprenditore che mira a produrre benefeci non solo per sé stesso, ma i clienti, i dipendenti, i fornitori e, nei casi più evoluti, anche per la società e l’ambiente.
Ritornando a bomba sulla rendita passiva, possiamo fare un
Elenco parole chiavi per un ristorante:
- Conoscenza del mercato
- Conoscenza dei clienti target
- Idea chiara
- Unique selling Propositing
- Logiche di ricavo
- Semplificazione
- Standardizzazione
- Marketing
- Esperienza (totale)
- Processi
- Formazione
- Budget
- Pianificazione
Insomma, potrei continuare a scrivere per ore e, bada bene, non sono parole buttate a caso, ma concetti che devi esprimere all’interno del tuo progetto. Progetto che mira ad una indipendenza dal tuo operato e che, suo malgrado, sappia comunque remunerarti.
Detto questo, ecco un elenco di errori che solitamente commette chi decide di intraprendere la strada verso il paradiso:
Errori da non fare
- Partire da un’idea e convincersi che il mercato non stia aspettando altro…
- Ogni idea può essere buona, a patto che tu abbia studiato BENE il mercato e che alla fine lo conosca meglio di chiunque altro.
- Spesso si punta ad una nicchia troppo piccola per garantire la diffusione del business
- Scimmiottare progetti già presenti senza migliorarli e, peggio ancora, progetti che si sono già consolidati.
- Non avere procedure semplici e standardizzate
- Non strutturare un modello di business con tanto di logiche di ricavo
- Non avere un VERO business plan
- Non avere un sistema per controllare l’azienda
- Non avere un piano marketing strategico
- Non aver messo in atto strumenti che tendano a proteggere il progetto e, quindi, il tuo business.
- Pensare che standardizzazione sia sinonimo di bassa qualità.
Questi sono gli errori più comuni e, nella maggior parte dei casi, minano l’operato fino a far implodere il progetto. In poche parole, non innamorarti della tua idea, ma cerca riscontro nel marcato e, se la risposta sarà affermativa, studia, progetta, proteggi e lancia e ripeti.
Va bene Massimo, ma quali sono le rendite passive che si possono applicare nella ristorazione?
Ora lasciati avvolgere dalla magia, poniti in maniera aperta a nuova a questo meraviglioso strumento. Quello che segue è un elenco delle possibili rendite passive che anche il tuo ristorante può mettere in atto. Regalandoti il tempo e la spensieratezza che brami
Le rendite passive nella ristorazione:
Più semplici:
- Scrivi un libro delle tue migliori ricette. Scrivere un libro è di certo impegnativo, ma ci sono diversi modi per farlo rapidamente, senza eccessiva fatica e a costi contenuti. Una volta scritto, ti garantirà una rendita ogni volta che venderai una copia.
- Realizza dei video corsi su come realizzare le tue migliori ricette, un minicorso on line su come fare l’impasto per la pizza, o come realizzare dei cocktail perfetti. Mettili in vendita sul tuo sito per i tuoi clienti. Tolto il costo iniziale per realizzarli, il resto sarà solo rendita (più o meno)
Facciamo sul serio:
- Realizza dei prodotti con il tuo marchio o con un marchio che in qualche modo il cliente associa con facilità a te. Puoi decidere di venderlo all’interno del tuo punto vendita, online sul tuo sito o, addirittura, distribuirlo in altri mercati.
- Catena a gestione diretta Idea, studia, progetta, semplifica, standardizza, lancia… Hai seguito tutti i
passi e ti sei reso conto che funziona, che il progetto può reggersi da solo anche
senza di te… ora puoi replicarlo. Dovrai fare un cambio di mentalità importante
stare alla testa dell’azienda non più del tuo locale, dovrai lavorare per
anticipare i problemi e risolvere quelli che si creano in maniera semplice e
definitiva, creare e/o individuare nuove opportunità, creare uno staff affidabile
e competente che ti aiuti e che ti permetta di concentrare le tue energie e i
tuoi sforzi solo sul necessario ovvero il consolidamento o le crescita.
- Il Franchising. Sistema molto interessante in forte crescita, anche in periodi complicati, ma con un approccio troppo amatoriale. Ne parlerò in un futuro articolo
Bene caro imprenditore della ristorazione, sono pronto a ricevere i tuoi messaggi in cui mi elenchi i motivi per cui, secondo te, il tuo progetto non genera una rendita passiva.
Prima che tu lo faccia, ti scrivo direttamente la risposta che ti darò, così entrambi risparmiamo del tempo.
Il tuo progetto non può applicare la rendita passiva, perché ha un limite. Tu!
Se, invece, fai parte di quelli che sono di mente aperta al nuovo e curiosi di sfidare, puntando a vincere allora, ripeti: Idea, studia, progetta, semplifica, standardizza, lancia… anzi, aggiungerei, prima di lanciare, PROTEGGI, e dopo, GESTISCI E CONTROLLA.
Quindi: Idea, studia, progetta, semplifica, standardizza, Proteggi lancia, gestisci e controlla.
Ristorizza con profitto
Ci sono 2 tipi di ristoratori: quelli che sono abituati a lamentarsi, a dubitare e quelli che fanno, che passano all’azione.
Tu che tipo di ristoratore sei? Scrivimelo.