2020 un anno orribile.. NON ARRENDIAMOCI!

La notizia è quella che ti aspetti, quella che già immaginavi e che sai non sarebbe potuto essere diversamente.

Si riferisce ai dati del 2020 appena passato in cui la ristorazione ha subito il colpo più duro incassando di fatto un – 40% (menoquarantapercento) pari a circa 38 miliardi. Una catastrofe. Anni di lavoro e sacrificio andati in fumo. Immagino l’impegno e la dedizione delle molte persone che ho incontrato nei miei percorsi professionali… e ora li vedo fermi, al palo bramosi di una notizia positiva che non sia “aiuti”.

La ristorazione vuole aiutarsi da sola, certo ha bisogno di maturare alcuni concetti ma può farcela. Come ha sempre fatto del resto.

Invece le notizie che arrivano sono pregne, intrise e nauseanti…traspirano incertezza da tutti i pori comunicativi…proprio tutti. E non c’è verso. Quello che hai pensato oggi non va bene domani se sei fortunato, a volte non va bene dopo manciate di minuti vista l’alta inflazione di informazioni al riguardo.

Massimo Sacco - Consulenze e coaching per la ristorazione -Ma non molliamo!!! L’Italia ha bisogno della ristorazione, che ricordiamolo è un ecosistema. Composto da uomini e donne che lavorano nell’agricoltura, uomini e donne che allevano, uomini e donne che trasformano insomma un esercito che ci crede che un giorno alla volta da tempo memorabile hanno fatto grande l’Italia nel mondo. No, non possiamo e non dobbiamo mollare.

Qualcuno ha provato a dire che c’erano troppi ristoranti in Italia, per l’esattezza 330.000 (trecentotrentamila), che probabilmente questa crisi servirà a riportare una parvenza di “normalità” e francamente credo che abbia anche ragione… sicuramente c’era e c’è la necessità di un confronto sano e costruttivo sulle regole che hanno portato il mercato ad una saturazione in appena un decennio.

Ma questa è appunto una questione di regole non di pandemia. Dietro un attività di ristorazione ci sono uomini e donne, ci sono famiglie appunto, ci sono sogni, aspettative e noi…. noi dovremmo restare umani.

Approfittiamo di questo buco nero per ricostruire basi solide, che partano indagando il mercato e che trovino risposta nei numeri e usi le leve della comunicazione per arrivare dritti al punto senza fraintendimenti o false aspettative.

Uniamoci, creiamo commistioni, scambio di idee, di opinioni e infine lavoriamo e portiamo la ristorazione Italiana di nuovo in cima al mondo.

Noi, siamo Italiani, noi possiamo ri-farlo!

Articolo FIPE: https://www.fipe.it/comunicazione/note-per-la-stampa/item/7581-ristorazione-38-miliardi-di-perdite-nel-2020-fipe-confcommercio-e-sindacati-scrivono-a-patuanelli.html

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