AAA cercasi personale di sala e cucina… questi annunci, nella ristorazione, spopolavano già nel 2019. Poi, è arrivata la pandemia, che ha, letteralmente atterrato tutto il comparto, obbligando al riposizionamento gli addetti, che in qualche modo, popolavano e permettevano al settore di continuare a trainare una gran fetta dell’economia Italiana. Oggi, invece, la ristorazione è in totale emergenza. C’è carenza di personale in qualsiasi reparto.
Allora quale potrebbe essere la soluzione?
La strada sembra aver preso una piega abbastanza decisa, i ristoranti completamente robotizzati.
Il primo progetto che mi ha colpito, è quello dei tre ragazzi, in California (Alex Kolchinski e Alex Gruebele ricercatori in robotica e intelligenza artificiale e Maxwell Perham ricercatore in ingegneria meccanica), che, hanno aperto, a San Mateo, Mezli il primo ristorante totalmente robotizzato. Ad occuparsi di tutte le ricette c’è, Erich Minnich, chef stella Michelin che vanta esperienze in diversi ristoranti di classe come il The Commissary in San Francisco oppure il Madera in Menlo Park.

Ma, non pensare che sia un caso isolato. Anzi, Mezli è il più recente. Sempre in California, questa volta a San Francisco, c’è Creator humburgeria completamente automatizzata di 4 metri quadri dello startupper Alex Vardakostas. Progetto, avviato, addirittura nel 2013 e che promette,qualità e velocità a prezzi contenuti. A chi investe, invece, garantisce enormi risparmi in costi di locazione o, manco a dirlo, di personale. Altri progetti interessanti sono lo Spicy, al centro di Boston, dove la brigata di cucina è formata solo da robot anzi no, è presente un addetto che ha il compito di occuparti della decorazione dei piatti.
Anche in questo caso le ricette del menu sono curate da uno chef in voga, con diversi ristoranti in giro per il mondo. Lui è il Francese Daniel Boulud che dichiara: “Ho scoperto che la cucina robotica apporta precisione, coerenza, gusto e freschezza alla preparazione”.
La Cina non sta a guardare. Il 10 novembre del 2018, JD.Com ha aperto il suo primo ristorante- robot completamente automatizzato chiamato “XCafe”. Un ristorante di 400 Mq in grado di ospitare e servire 100 persone contemporaneamente. Marciano ad una rotazione di 3 per turno. Vale a dire che un tavolo ruota tre volte a pranzo e tre volte a cena.

Ogni singolo passaggio dall’ordinazione, alla preparazione, al servizio è completamente robotizzata. Tutto questo, grazie anche, all’intelligenza artificiale. Attualmente il processo prevede “l’aiuto” di 5/6 persone in cucina, che agevolano gli ingredienti ai robot. Pochissimi, se si considera l’elevata mole di lavoro.
Secondo lo studio, condotto su 46 paesi dalla MGI (McKensey Global Insitute) società di consulenze, emerge che, grazie agli algoritmi sempre più sofisticati che guidano sofisticati processi di automazione e grazie anche, all’intelligenza artificiale, l’occupazione subirà un importante contraccolpo. Infatti, da qui al 2030 un quinto della forza lavoro dovrà affrontare un importante transizione. Si stima, che in America possano essere tra i 39 e i 70 milioni i posti di lavoro cancellati.
È vero, molti startupper, che si imbattono in questi processi di ristorazione innovativa, non parlano mai, o quasi mai, di riduzione personale come fonte di ispirazione. Ma è un dato di fatto.
Potrebbe essere questa la soluzione alla mancanza di personale nella ristorazione che attualmente si evidenzia in ogni parte del globo?
Fonti:
Mezli: https://www.facilitynews.it/2021/11/17/nasce-mezli-il-primo-ristorante-robot/
Creator: https://startupitalia.eu/62568-20180708-suo-nome-creator-primo-ristorante-robot?infinite
Spicy: https://www.spyce.com/menu/
MGI: https://www.dday.it/redazione/24932/i-robot-ruberanno-800-milioni-di-posti-di-lavoro-entro-il-2030
Xcafe: https://www.chinadaily.com.cn/a/201902/18/WS5c6a7f15a3106c65c34e9f0d.html